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Appunti universitari condivisi: ingegneria per l'ambiente e il territorio Curriculum rischi naturali e protezione civile

LM-35 - Ingegneria per l'ambiente e il territorio - Politecnico di Torino

Il corso di laurea magistrale in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio è finalizzato alla formazione di un professionista dotato di una cultura multidisciplinare sugli aspetti scientifici dell'ingegneria per l'ambiente e il territorio, in grado di ideare, pianificare, progettare, gestire in qualità e controllare opere, impianti, sistemi e processi che riguardano l'ambiente e il territorio. Il corso di laurea magistrale prevede quattro orientamenti (Tutela ambientale, Geo-Engineering, Rischi naturali e protezione civile, Climate Change) e per ciascuno di essi fornisce una preparazione tecnico-scientifica specifica. L’intero orientamento Climate Change e gli insegnamenti delle discipline specifiche dell'orientamento Geo-Engineering sono tenuti in lingua inglese.
E' nato agli inizi degli Anni Novanta (dall'a.a. 1990/91) grazie all'apporto di due diverse anime dell'ingegneria: l'ingegneria mineraria e l'ingegneria chimica-ambientale. Si è poi arricchito nel tempo di altri contributi culturali derivanti dal settore dell'ingegneria del territorio ed in particolare di tutte quelle discipline che mirano alla protezione e alla salvaguardia del territorio.
Con il Decreto Ministeriale 509/1999 si riforma l'ordinamento degli studi universitari, istituendo il primo livello di studi con il corso di laurea di tre anni, e il secondo livello con il corso di laurea specialistica di ulteriori due anni. Il successivo Decreto Ministeriale 270/2004, sostituisce il titolo di laurea specialistica con quello di laurea magistrale e, con la sua completa attuazione, dall'anno accademico 2010/11, la laurea magistrale in Ingegneria per l'ambiente e il territorio prende la forma attuale qui presentata.
Dall’A.A. 2019/2020 nell’ambito del Progetto "Dipartimento di Eccellenza" finanziato dal MIUR al Dipartimento di Ingegneria per l’Ambiente il Territorio e le Infrastrutture (DIATI) per il quinquennio 2018-2022, è attivato il nuovo indirizzo Climate Change. La proposta consentirà al Politecnico di Torino di proporsi su scala internazionale come unica opportunità di formazione superiore di carattere tecnico-ingegneristico sulle tematiche del cambiamento climatico. In particolare, saranno attivati 4 nuovi insegnamenti, per un totale di 28 crediti, che avranno come oggetto lo studio dei sistemi climatici, la mitigazione e l’adattamento degli effetti dei cambiamenti climatici, l’innovazione tecnologica nella gestione dei cambiamenti climatici.

Il corso di laurea magistrale appartiene alla classe LM-35 (Ingegneria per l'ambiente e il territorio) e prevede materie comuni a tutti gli indirizzi ed altre materie specifiche per ognuno dei quattro orientamenti del corso di laurea. Durante il secondo anno lo studente può scegliere di seguire un tirocinio in azienda. Nel corso dei due anni vengono proposte esercitazioni e laboratori che consentono di applicare le conoscenze e le competenze apprese all'analisi e alla soluzione di problemi nel settore dell'ingegneria per l'ambiente e il territorio.
Il corso di laurea magistrale fornisce una preparazione specifica con le seguenti finalità:
- Orientamento Tutela ambientale: progettare e realizzare i più opportuni interventi tecnologici, anche complessi, di tutela ambientale, nelle usuali attività antropiche o in presenza di eventi incidentali; consentire la progettazione e realizzazione di interventi per il recupero dei siti inquinati e per permettere la pianificazione e gestione delle attività produttive in modo compatibile con l'ambiente.
- Orientamento Geo-Engineering: progettare, realizzare e gestire in qualità gli interventi di ingegneria degli scavi (in superficie e in sotterraneo) e delle grandi opere che interagiscono con il suolo e le rocce; risolvere problemi ingegneristici legati alla stabilità di scavi in superficie e di opere in sotterraneo, al corretto sfruttamento delle risorse minerarie, alla gestione e organizzazione in sicurezza dei grandi cantieri di opere che impattano sul territorio.
- Orientamento Rischi naturali e protezione civile: identificare le aree a rischio di alluvioni, frane, terremoti, cedimenti del suolo e le condizioni predisponenti a tali eventi; progettare realizzare e monitorare gli interventi per la prevenzione e gestione dei rischi naturali, in relazione ai flussi idrici, anche in sotterraneo, ai pendii in terra e alle pareti rocciose; esempi sono le opere per il contenimento dei livelli idrici, i consolidamenti di terreni e rocce, gli interventi sui versanti per il controllo dell’erosione. Grande è l’importanza dei piani di emergenza, oggetto di un nuovo insegnamento.
- Orientamento Climate Change: fornire una preparazione tecnica-scientifica volta alla formazione di un Ingegnere che sia in grado di conoscere e modellizzare i sistemi climatici e la loro interazione con i sistemi antropici, di conoscere le politiche e le linee guida internazionali, di progettare e gestire gli interventi tecnologici per la loro mitigazione, di pianificare strategie di adattamento, di progettare, realizzare e monitorare gli interventi per la gestione di eventi naturali e scarsità di risorse.

Ecco tutti i dettagli sul corso di laurea selezionato. Sul UniDocs troverai gli appunti condivisi dagli altri studenti del tuo corso di laurea, ordinati per materia. Ricordati che per poter visualizzare il materiale devi essere registrato al sito e possedere un numero di crediti sufficiente.

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Sbocchi lavorativi
Ingegneri minerari - (2.2.1.2.2)
Ingegneri edili e ambientali - (2.2.1.6.1)
Ingegneri idraulici - (2.2.1.6.2)