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Appunti universitari condivisi: architettura per il restauro e valorizzazione del patrimonio

LM-4 - Architettura e ingegneria edile-architettura - Politecnico di Torino

Oggi, in Italia, in Europa, nel mondo, la tutela, la conservazione, la valorizzazione del patrimonio (architettonico, urbano, paesaggistico) assumono un'importanza fondamentale all'interno di qualsiasi operazione volta allo sviluppo culturale ed economico di un territorio. A fronte di una declinazione sempre più articolata (patrimonio monumentale /diffuso, urbano, paesaggistico, architettonico, artistico, religioso, militare, sdemanializzato, materiale o immaterale, etc) è necessario formare figure professionali quali archiettti laureati magistrali che abbiano intrapreso un percorso finalizzato alla costruzione di competenze per poter gestire progetti di conservazione, recupero, riqualificazione, rigenerazione, valorizzazione. Il Corso di laurea magistrale in Architettura per il Restauro e la Valorizzazione del patrimonio intende, quindi, formare un architetto con particolari competenze nell'ambito del restauro e della valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico, dovendo rispondere alle urgenze della tutela e della conservazione integrata dei beni intesi come risorse culturali attive.
Sono oggi richieste dal mercato del lavoro, in campo internazionale, figure professionali attente a procedure, saperi, materiali e differenti culture, con particolare e spiccata attitudine a gestire le situazioni di rischio e di fragilità, oltre che le strategie di conoscenza e di progetto sostenibile, finalizzate alle politiche di accesso ai beni culturali. Per "patrimonio" s'intende quell'insieme di beni che sono "testimonianze materiali e immateriali aventi valore di civiltà"; il focus degli studi, intorno al quale gravitano tutte le discipline opportunamente declinate, è, quindi, la totalità del patrimonio architettonico e urbano, diffuso e aggregato, antico e moderno, ambientale e paesaggistico.
L'obiettivo del corso di studi è, quindi, la formazione di un architetto che possieda mature capacità per gestire la conoscenza, conservazione, valorizzazione, gestione, promozione del patrimonio; obiettivo raggiunto attraverso un articolato e complesso percorso progettuale che si dipana nel biennio e che vuole integrare le ragioni delle irriproducibili valenze culturali dei beni con i ragionamenti sulle ricadute economiche e sociali degli interventi sul costruito in relazione al loro contesto e in una visione di sviluppo locale, spesso auspicata anche in ambito legislativo comunitario.
Il sistema italiano, basato sulla consolidata tradizione disciplinare della tutela, rappresenta un fattore di attrazione e di competitività nel panorama internazionale, avendo maturato negli anni un significativo repertorio di letteratura scientifica e di esperienze critiche che supportano le competenze nell'ambito della tutela, della conservazione e della valorizzazione. Il modello formativo presenta marcate peculiarità disciplinari anche nel campo della gestione e promozione del patrimonio culturale, affrontando anche con strumenti altamente specialistisci l'analisi della domanda e dei pubblici legati alle modalità di fruizione del patrimonio culturale.
Le specifiche declinazioni architettoniche e paesaggistiche su cui l'architetto è chiamato a confrontarsi non prescindono dall'organicità dell'approccio culturale e, quindi, da un quadro molto ampio di saperi che intersecano il settori delle scienze umane, della comunicazione, delle arti, dell'innovazione tecnologica, della sostenibilità, della pianificazione strategica, dello sviluppo locale e dell'economia culturale, riconducendole al quadro legislativo recente in materia di beni culturali. Più precisamente, il modello formativo intende assicurare tutti gli strumenti esplorativi e critici necessari per lo svolgimento della professione di architetto, nella quale si integrano conoscenze e competenze nel campo della progettazione e gestione dei beni e dei "sistemi" culturali alle diverse scale. Ciò comporta l'acquisizione di capacità a collaborare con altre figure professionali degli ambiti dell'architettura, dell'ingegneria, della chimica per il restauro, della valorizzazione economica, della comunicazione.
In particolare il curriculum si focalizza in primis sul progetto di conoscenza , preliminare a qualsiasi attività di restauro e valorizzazione, gestione e comunicazione, attività spesso correlate che devono in maniera coordinata concorrere alla salvaguardia del bene. Successivamente il percorso di studi si concentra sul progetto di restauro, di consolidamento delle strutture, dell'impiantistica negli edifici storici, con l'obiettivo di formare futuri professionisti in grado di controllare gli interventi sull'esistente e nelle città consolidate in ogni fase del processo.
Al centro del percorso formativo è il progetto di qualità, inteso sia come valorizzazione della realtà esistente sia come realizzazione del patrimonio del futuro, attraverso la gestione delle complessità proprie delle attività progettuali. Questo implica un approccio integrale al tema del patrimonio, dove la sapienza tecnica e culturale del costruire si coniuga con l'educazione estetica, le scienze economiche e sociali, le strategie della gestione e comunicazione.
Il percorso formativo trova nel momento progettuale uno dei momenti nodali: la forma didattica dell'atelier, gestito da più docenti di diverse discipline, si rivela la modalità con cui ogni studente si trova a confrontarsi con le molte competenze necessarie per fronteggiare il complesso momento del progetto di restauro.
L'obiettivo è la messa in valore del patrimonio, attraverso la ridefinizione dei modi di fruizione, la valutazione delle compatibilità, l'innovazione, la gestione consapevole, nell'unitarietà dei valori di identità dell'architettura. L'attenzione alla conservazione e promozione del patrimonio storico è finalizzata a generare nuovi valori anche per le generazioni future; la comprensione delle potenzialità dei nostri beni culturali, è assunta a guida nella formazione di un architetto con competenze nell'ambito del restauro e della valorizzazione.

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Sbocchi lavorativi
Architetti - (2.2.2.1.1)