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Appunti universitari condivisi: ingegneria elettrica Curriculum conversione dell'energia elettrica

LM-28 - Ingegneria elettrica - Politecnico di Torino

Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Elettrica è il proseguimento naturale del corso di laurea triennale in Ingegneria Elettrica, ma può essere scelto anche partendo da una laurea triennale del settore industriale oppure del settore dell'informazione.
In un mondo che tende a diventare sempre più elettrico, compresi i veicoli, i trasporti e la produzione locale di energia da fonti rinnovabili, è facile rendersi conto che se manca l’energia elettrica, la società moderna si ferma. Il corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Elettrica si occupa di tutti gli aspetti che vanno dalla produzione, al trasporto e all’utilizzazione dell’energia elettrica. L’obiettivo è di formare una figura professionale in grado di progettare, controllare e gestire sistemi e apparati rivolti alla generazione, trasmissione, distribuzione e conversione dell’energia elettrica, come motori e generatori elettrici, convertitori elettronici di potenza, componenti elettrici ed elettromagnetici, anche nel campo biomedicale, impianti elettrici di Alta, Media e Bassa Tensione, sistemi elettrici operanti nel mercato elettrico competitivo.
Nella versione attuale dell'offerta formativa sono presenti due percorsi che indirizzano lo studente verso una preparazione legata alla conversione dell'energia elettrica, comprendente materie quali la propulsione dei veicoli elettrici ed ibridi e gli azionamenti o, in alternativa, ai sistemi elettrici per l'energia con focus sull'economia dell'energia elettrica o la progettazione degli impianti elettrici. La differenziazione consente una maggiore aderenza alle due figure professionali dell'ingegnere elettrico come progettista di componenti o di sistemi.
Le caratteristiche del percorso formativo sono allineate con i percorsi attivi presso varie Università europee, tra cui l’Università di Grenoble in Francia (Spécialité Energie Electrique) e il Royal Institute of Technology (KTH) di Stoccolma, Svezia (Electric Power Engineering), con cui sono anche attivi percorsi di doppia laurea, e l’Università di Aachen in Germania (Electrical Power Engineering). Nella classifica QS World University Rankings per soggetto per l’anno 2017/2018, i corsi di studio in Ingegneria Elettrica ed Elettronica del Politecnico di Torino risultano al secondo posto in Italia, al sedicesimo posto in Europa e al cinquantunesimo posto nel mondo.
Gli sbocchi occupazionali tipici del laureato magistrale in Ingegneria Elettrica riguardano i settori nei quali vengono studiati, progettati, realizzati e gestiti componenti e sistemi tradizionali e innovativi che impiegano l'elettricità nel loro funzionamento. Le possibilità di impiego riguardano grandi compagnie elettriche, società che gestiscono impianti di produzione dell'energia elettrica anche di piccola taglia, società di produzione di sistemi per la conversione dell'energia, società e imprese dei settori industriale e dei servizi, amministrazioni pubbliche, la libera professione (dopo aver sostenuto l'esame di Stato ed essersi iscritti all'Albo degli Ingegneri nella sezione A), la ricerca (presso Università e centri di ricerca nazionali e internazionali) e l'insegnamento nelle scuole secondarie superiori (dopo aver completato il percorso di abilitazione all'insegnamento, per l'accesso al quale possono essere necessari opportuni completamenti dei percorsi formativi secondo le norme vigenti, e aver superato i concorsi previsti dalla legge). Grazie ad una preparazione multi-disciplinare, il laureato magistrale può interagire efficacemente con settori diversi da quello elettrico, anche svolgendo mansioni di coordinamento di gruppi di lavoro e di direzione di attività tecniche.

Siti Web:
Università di Grenoble, Spécialité Energie Electrique: https://www.ujf-grenoble.fr/formation/diplomes/majeure-m1-systemes-energie-electrique
Aachen, Electrical Power Engineering: http://www.rwth-aachen.de/cms/~a/root/lidx/1/
KTH Stoccolma, Electric Power Engineering: http://www.kth.se/en/studies/master/kth/electric-power/master-s-programme-in-electric-power-engineering-1.7892
QS World University Rankings 2017/2018: http://www.topuniversities.com/university-rankings/university-subject-rankings/2017/engineering-electrical-electronic

CENNI STORICI
Lo studio delle discipline elettriche risale alla fine del XIX secolo. A Torino spetta l'onore di essere stata la prima Scuola di Elettrotecnica in Italia, grazie a Galileo Ferraris, che la inaugurò nel 1889 presso il Regio Museo Industriale Italiano. Da allora l'ingegneria elettrica ha subito costanti aggiornamenti, accompagnando le grandi evoluzioni tecnologiche. Nelle Università (e in particolare al Politecnico di Torino) l'Elettrotecnica è stata presente come sezione dell'Ingegneria Industriale (con le sezioni di Meccanica e Chimica), per diventare (1960) poi un corso di studio autonomo dedicato alle cosiddette 'correnti forti', mentre le 'correnti deboli' hanno trovato la loro sistemazione nei corsi di Elettronica.
Il Corso di Laurea in Ingegneria Elettrotecnica nasce con il DPR 31.1. 1960 n. 53. Sin dall'inizio il Corso di Laurea in Ingegneria Elettrotecnica si caratterizza per la sua interdisciplinarietà, con una formazione orientata alle applicazioni industriali e professionali. Negli anni Settanta e Ottanta l'Ingegneria Elettrotecnica è articolata negli indirizzi Automatica, Elettrotecnica industriale, Macchine elettriche e Impianti elettrici (con relativi sotto-indirizzi). Nei contenuti degli insegnamenti vengono introdotti l'elettronica di potenza (dalla metà degli anni Settanta), gli azionamenti di motori elettrici, il calcolo automatico delle reti elettriche di potenza, il controllo di macchine elettriche e sistemi elettrici, e la progettazione assistita dal calcolatore di componenti e impianti elettrici (dalla metà degli anni Ottanta).
Il Corso di Laurea quinquennale in Ingegneria Elettrotecnica viene aggiornato in Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica dal DPR 20.5.1989 (G.U. 10 agosto 1989, n. 186). Nello stesso DPR, le norme finali e transitorie (art. 7) sanciscono la corrispondenza tra le due denominazioni. Il Consiglio di Corso di Laurea del 19.1.1990 introduce gli indirizzi Energia e Automazione (con relativi orientamenti). Negli anni Novanta i contenuti degli insegnamenti vengono aggiornati prendendo in esame il controllo di tutte le moderne macchine in corrente alternata (brushless, induzione, riluttanza, motori a magneti interni), integrando l'elettronica di potenza nella più ampia visione della conversione dell'energia, ed estendendo gli aspetti sulla dinamica delle macchine elettriche e dei sistemi elettrici di potenza.
Fino al 1999 il Corso di Studi in Ingegneria Elettrica ha durata quinquennale. Con la riforma europea di Bologna, il DM 509/1999 del Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica introduce il cosiddetto percorso "3+2". Il percorso biennale (Laurea Specialistica) viene attivato presso la sede di Torino. La suddivisione negli indirizzi Energia e Automazione viene progressivamente ridotta, fino alla loro eliminazione. Nei contenuti degli insegnamenti compaiono temi di qualità del servizio elettrico e compatibilità elettromagnetica, economia dei sistemi elettrici e mercato elettrico, generazione distribuita interconnessa in rete, controllo dei processi energetici che utilizzano l'energia elettrica, analisi e controllo dei motori in corrente alternata a magneti interni. Vengono anche stabiliti vari accordi internazionali per la mobilità di docenti e studenti con vari atenei, in particolare europei e sudamericani.
La struttura attuale del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Elettrica viene attivata per la prima volta nell'anno accademico 2010/2011, in applicazione del D.M. 270/04 (classe LM-28, Ingegneria elettrica). Dal presente anno accademico sono presenti i seguenti due orientamenti: Conversione dell'energia elettrica o, in alternativa, Sistemi elettrici per l'energia.

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Sbocchi lavorativi
Ingegneri elettrotecnici e dell'automazione industriale - (2.2.1.3.0)
Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze ingegneristiche industriali e dell’informazione - (2.6.2.3.2)